E’ il settore primario, resiliente perché capace di riadattarsi ai cambiamenti climatici, capace di attirare e muovere ingenti risorse. E’ in grado di incentivare un concreto avvicendamento delle nuove generazioni alla guida delle aziende agricole.
Sono aziende che spesso non riescono ad accedere ai fondi PSR e a contributi a fondo perduto europei perché spesso non conoscono le normative o non sono organizzate per poter attivare quei fondi.
Cosa occorre.
Una politica regionale a tutela di imprese eroiche (vuoi per orografia, vuoi per mutevoli fattori ambientali).
Una politica regionale, a tutela del territorio, che operi su dissesti idrogeologici. L’agricoltura conserva e tramanda alle generazioni future identità e tipicità (sono proprio le realtà rurali a conservare la memoria e la produzione dei prodotti tipici della nostra regione).
Una politica regionale che cessa di considerare il settore agricolo sporco e secondario e sicuramente vede nel medesimo modo gli imprenditori agricoli.
L’agroalimentare è settore cardine del processo di sviluppo della regione e volano di crescita anche turistica (aziende agricole multiservizi, fittacamere, agriturismi, laboratori di trasformazione).
Agricoltura e agroalimentare sono settori chiave. La Basilicata si può salvare così, se è capace di attirare manodopera. La Regione, motore di crescita e di sviluppo, sia in grado di attivare politiche in questa direzione.

Pasquale Tucciariello

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